di Ambra Sansolini
Introduzione
Se pensiamo allo stalking, cosa ci viene in mente? Telefonate continue, lettere anonime, appostamenti nei luoghi frequentati dalla vittima, dispetti agli oggetti personali etc. Tutto vero. Eppure esiste una forma di stalking più subdola, ma altrettanto nociva. Stiamo parlando del così detto “stalking giudiziario”.
In cosa consiste lo stalking giudiziario?
Il nostro stato di diritto permette a chiunque di accusare una persona attraverso il ricorso alla Legge. Insomma, se ce l’abbiano con il vicino di casa, possiamo benissimo svegliarci una mattina e trascinarlo come convenuto in pretestuose cause civili. I motivi per fare questo esistono sempre e sono i più disparati. Naturalmente, non è garantita la vittoria del processo, visto che si costruisce un castello di sabbia, lontano dalla verità. E anche l’attore deve affrontare una serie di spese legali che, considerati i tempi dilatati della magistratura, sono onerose. E allora perché mettere in moto questo meccanismo infernale per tortururare qualcuno?