di Ambra Sansolini
La violenza di genere non si arresta : i numeri sono eclatanti.
Secondo l’ANSA, oltre cento donne ogni anno, in Italia, vengono uccise da uomini : compagni/mariti, ex compagni/ex mariti. Innumerevoli le violenze quotidiane che sfuggono alle statistiche : si tratta delle vittime che non ricorrono alle denunce. Si stima, secondo l’Istat, che siano circa 7 milioni quelle che nel corso della propria vita, hanno subito una forma di abuso. Il femminicidio non ha età, né classe sociale : riguarda le giovanissime (15 anni) così come le signore anziane ( 70 anni e oltre), casalinghe, libere professioniste, impiegate etc.
Nel 2017 la media è sconcertante : una donna uccisa ogni tre giorni. Nella maggiornaza dei casi, la tragedia si consuma all’interno dell’ambito familiare.
Dai dati Istat si rileva che, sono 3 milioni e 466 mila in Italia, le donne che nell’arco della loro vita, hanno subito stalking e atti persecutori da parte di qualcuno. Solitamente, a rendersi autori di tali misfatti, è proprio l’ex partner.
La violenza psicologica, riguarda invece oltre 8,3 milioni di donne ( 4 donne su 10). In questa categoria rientra la violenza economica, ossia l’insieme dei mezzi coercitivi usati dall’uomo per prevaricare la donna e renderla dipendente.
Le vittime di stupro ammontano a 653mila.
Una donna su tre, ha subito una forma di violenza.
Le persecuzioni sono state rese più facili con l’avvento di Internet (cyberstalking) : secondo l’Istat, il 9,3 % sono vittime di commenti offensivi sui social o di diffusione non autorizzata di foto e video sulla rete o a terze persone; il 75,7% delle donne che subiscono stalking, vengono seguite, spiate o ricattate.
La solitudine delle vittime di violenza
Oltre il 90% delle vittime non denuncia il fatto. Nella maggioranza dei casi, le azioni legali, restano inascoltate e senza seguito. Troppo spesso infatti le indagini si concludono con richieste di archiviazione formulate dalla stessa Procura. Dai dati diffusi nel 2013 dalle volontarie della Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano (Cadmi), le denunce archiviate sarebbero 512 su 945 per lo stalking e 1032 su 1545 per i maltrattamenti in famiglia. Senza contare il fatto che i tempi dei processi sono troppo lunghi.
Le donne non si sentono tutelate dalla Giustizia italiana : la denuncia rischia di diventare solamente un mezzo attraverso il quale ci si espone a vendette e ritorsioni dell’abusante. Non intervenire tempestivamente e concretamente , significa esacerbare il clima di violenza in cui le vittime sono costrette a vivere. Si tratta per lo più di femminicidi annunciati : una su quattro aveva denunciato.
Il rapporto dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la violenza contro le donne “un problema di salute di proporzioni globali enormi”. Redatto in collaborazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine e la South African Medical Research Council, il documento analizza i dati sulla diffusione della violenza femminile a livello globale.
I numeri la dicono lunga sulla portata di questa piaga sociale. Si tratta quindi di un fenomeno socio-culturale, che ha caratteri epidemici.