di Umberta Di Stefano
Siamo girandole
che assaporano le carezze del vento,
da esso
ci lasciamo inondare e sconvolgere,
ma c’infastidisce
perché senza di lui noi saremo mortali,
statici, senza audacia….vendute dai mercenari
restiamo fedelmente attratte
soltanto
dal respiro del cielo
che non ci lascia mai sole. Siamo figli
dell’universo
perduti a volte nelle nostre sembianze terrene,
ci disperdiamo come biglie rotolando qua e là,
troppe volte dimenticando che noi siamo
Angeli Caduti senza alcuna memoria,
siamo antichi e nuovi peccatori,
siamo fatti della fragilità della materia
e siamo uomini, figli del cielo che ci protegge
come un padre.